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CILENTO EXPERIENCE

Vi consigliamo sicuramente di conoscere le coste meravigliose bagnate dal nostro mare, navigando fra due regioni, costa di Maratea e riserva marina della Masseta e degli Infreschi partendo da Villammare, nelle località balneari piu belle d’Italia. Dalle splendide insenature della Riserva Marina protetta di Infreschi con la costa di Masseta e la costa di Maratea, incontrando i pastori del luogo dove possibile degustare i loro prodotti e lungo il percorso si effettueranno piccole soste per godere di un tuffo nelle meravigliose acque cristalline. Il Parco non solo al mare, ma anche in montagna, con le visite a Casaletto Spartano e Morigerati un vero spettacolo della natura, tra grotte, fiumi e natura. Per chi ama la storia e la cultura scopriremo gli antichi insediamenti di Paestum e Velia e tanto altro Cilento.

Costa di Maratea

Da Villammare al Canale di Mezzanotte , linea di confine fra la Campania e Basilicata , costeggiando la famosa spigolatrice di Sapri sullo scoglio di Scialandro, passando le grotte di natura carsica di Cartolano, Grotte delle Colonne, immergendosi nelle loro l’acque turchesi da dove risalgono sorgenti di acqua fredda. Per poi riposare sulla famosa spiaggia di Mezzanotte.

Marcellino e Punta Infreschi

In questo itinerario sara’ sorprendente osservare il massiccio carsico della Masseta, ricco di vegetazione che avanza fino a Punta Iscoletti, rimanendo a bocca aperta per le cinque spiagge incontaminate bagnate da un mare colorato, raggiungibili solo via mare. Sosta pranzo sulla spiaggia di Marcellino o sulla spiaggia di Pozzallo dove offre la possibilita’ di pregustare le pietanza tipiche del Cilento. Si visita Punta Infreschi e si rientra a Sapri.

Maratea e Spiagge Nere

Da Villammare al Canale di Mezzanotte , linea di confine fra la Campania e Basilicata , costeggiando la famosa spigolatrice di Sapri sullo scoglio di Scialandro, passando le grotte di natura carsica di Cartolano, Grotte delle Colonne, immergendosi nelle loro l’acque turchesi da dove risalgono sorgenti di acqua fredda. Per poi riposare sulla famosa spiaggia di Mezzanotte. In questo itinerario ammireremo la costa campana e lucana caratterizzata da montagne che cadono a picco sul mare profondo, torri borboniche insenature frastagliate con piccole spiagge raggiungibile solo via mare. Visiterete le famose Spiagge Nere con l’isola di S.Iaani e per finire potrete fare una sosta pranzo nel borgo marinaro del porto di Maratea.

Paestum

Tra il mare e la collina di Capaccio (l’anticaCaput Aquae) sorge l’Area Archeologica di Paestum, Patrimonio – UNESCO, luogo di straordinaria testimonianza storica ed architettonica della Magna Grecia. La fondazione della città avvenne intorno al 600 a.C. ad opera di alcuni coloni greci provenienti da Sibari: venne chiamata Poseidonia in onore del dio del mare, anche se la divinità protettrice è Hera.
Il circuito visitabile è un settore della città antica, circoscritto all’interno di una cinta muraria di ca 5 km, posta a difesa dei templi, veri simboli universali di Paestum: Hera I, la cosiddetta Basilica; l’Áthenaion, detto anche tempio di Cerere; Hera II, meglio conosciuto come Tempio di Nettuno.
Nelle adiacenze si visita il Museo Archeologico Nazionale. L’esposizione è divisa in sezioni che consentono al visitatore di ripercorrere la storia della città (greca, lucana e romana) e del suo territorio fino all’abbandono. Presenta i più grandi ritrovamenti di arte campana ed altri più antichi di arte greca, tra cui la famosa serie della Tomba del Tuffatore.

Grotte di Castelcivita

Il tour guidato porta alla scoperta delle Grotte di Castelcivita, sistema di cavità sotterraneo che si apre sul versante sud – occidentale del massiccio dei Monti Alburni. Scavate dall’azione millenaria dell’erosione carsica, si snodano lungo un unico ramo principale da cui, in più punti, si disserrano brevi diramazioni secondarie. Con i loro 1700m di lunghezza di percorso turistico, su un totale di ca. 5000, costituiscono uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Superato il cancello d’ingresso, il visitatore viene subito avvolto in un’atmosfera surreale ed “inghiottito” dalla bocca circolare dell’immensa Caverna del Guano da cui si intraprende il viaggio nelle viscere della terra. Un susseguirsi di gallerie, saloni, strettoie e pozzi, che si rincorrono, si sovrappongono, sprofondano in salti e paurosi baratri lasciando ampio spazio all’immaginario.

Grotte di Pertosa-Auletta

Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei siti speleologici più apprezzati da visitatori ed esperti di tutta Italia. Il tratto iniziale, invaso dalle acque del fiume sotterraneo Negro, si percorre a bordo di una piccola barca trainata a mano, per poi inoltrarsi lentamente nelle profondità della Terra. A seguire, a piedi in compagnia delle guide, si esplorano le grotte lungo un sistema di cavità sotterraneo straordinariamente ricco di concrezioni: stalattiti e stalagmiti che decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione. Il viatico per un mondo fatato, ancora più ricco di suggestioni, grazie al nuovo impianto illuminotecnico-scenografico che, con i suoi 3.000 metri di fibre ottiche e luci led di ultima generazione, consentono al visitatore d’interpretare l’opera della Natura: lavori in corso da trentacinque milioni di anni.

Cascata dei Capelli di Venere e Oasi WWF Morigerati

Vuoi vivere qualche ora in un meraviglioso paesaggio naturale di una bellezza mozzafiato? Devi andare a vedere le cascate di Casaletto Spartano dove il rio Bussettino crea splendidi e caratteristici giochi d’acqua e luce.
Proprio un luogo magico che si può raggiungere dall’area attrezzata denominata “Area Capello” a circa un km dal paese di Casaletto, creata appositamente per dare inizio alla visita della cascata più famosa.
La cascata prende il suo nome dalla pianta capelvenere, un tipo di felce molto diffusa in tutta la zona. E’ certamente l’attrazione più nota anche se in tutto il territorio esistono molteplici punti di interesse dal punto di vista naturalistico e storico.
Dall’oasi Area Capello, punto di partenza per raggiungere la cascata, si percorrono delle passerelle in legno in mezzo ad una vegetazione rigogliosa lungo il rio e si incontrano diverse piccole cascate prima di arrivare nei pressi dei Capelli di Venere, posto fiabesco dove la temperatura, anche in estate, è molto fresca grazie allo speciale microclima. Vicino al torrente è possibile osservare un vecchio mulino oggi restaurato, un tempo testimone della vita contadina e del suo sostentamento. Lungo il percorso si può vedere anche un vecchio ponte normanno e volendo, attraverso due vecchi sentieri, si può costeggiare il rio che in passato metteva in collegamento Casaletto Spartano con gli abitati montani alle sue spalle. La cascata dei Capelli di Venere e le altre che si formano sulle acque del rio creano delle piccole vasche naturali nelle quali è possibile fare il bagno: attenzione però
che l’acqua qui è molto fredda, anche in estate la temperatura non supera mai gli 8 gradi.
In ogni caso il silenzio assoluto interrotto soltanto dal suono dell’acqua rende questo posto unico ed è piacevole camminare tra le rocce e i muschi immaginando così di essere a migliaia di km dalla civiltà.
Tornare al punto di partenza ci riporta nel mondo e qui si trova l’area attrezzata in cui è possibile fare una sosta per un panino o fermarsi per un barbecue prima di ripartire.
A seguire è prevista la visita alle Grotte del Bussento e all’Oasi WWF di Morigerati, il progetto di conservazione più importante del WWF Italia.
Dal centro visite del paese, in compagnia delle guide, si raggiunge la grotta e, immediatamente, si viene catturati dalla bellezza del profondo e spettacolare
canyon scavato dal fiume Bussento. Il luogo è reso particolarmente suggestivo dal vecchio mulino ad acqua (a ruota orizzontale interna) e dalla “stazione di muschio” presente nel fondo della gola: vera e propria giungla tropicale, caratterizzata dallo sviluppo di muschi e felciche. A fine visita si risale al centro di Morigerati per una passeggiata nel borgo storico, annoverato tra i più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club.

La Mozzarella di Bufala Campana

L’azienda agricola, ubicata nelle vicinanze dell’area archeologica di Paestum, è un moderno caseificio di produzione della Mozzarella di Bufala Campana DOP. In questo stabilimento, grazie ad una sinergia d’avanguardia, si produce anche energia elettrica (biogas) e fertilizzante naturale.
Nel corso della visita guidata dagli esperti aziendali sarà possibile osservare da vicino le bufale e comprendere come questi docili animali si sono perfettamente integrati nelle stalle moderne. Inoltre (entro le ore 9.00), si può accedere nel reparto produzione dove il latte “magicamente” viene trasformato in mozzarella e in altre “bianche prelibatezze”. Il percorso si conclude con un assaggio di prodotti.

Baia degli Infreschi e Cala Bianca – Escursione in barca

Partenza in direzione porto di Marina di Camerota imbarco e poi via alla scoperta della costa degli Infreschi. Si visiteranno incantevoli grotte: Grotta degli Innamorati, Cala Monte di Luna, Grotta delle Noglie, Grotta di Cala fortuna o Grotta Azzurra e due bellissime spiaggette: Spiaggia del Pozzallo e Cala bianca quest’ultima premiata nel 2013 come spiaggia più bella d’Italia, piccolissima spiaggetta che deve il suo nome ai tipici ciottoli rotondi e bianchi. Baia degli Infreschi con le sue acque cristalline sarà l’ultima tappa della gita. E’ prevista una sosta bagno di mezzora in una delle splendide calette.

Scavi Archeologici Elea – Velia

Sulle tracce dei grandi filosofi Senofane Parmenide Zenone
Velia è il nome latino dell’antica città greca di Elea, sorta intorno al 540 a.C. per iniziativa di un gruppo di Focei che, fuggendo dalla madrepatria, situata sulla costa occidentale dell’Asia Minore, trovarono rifugio su un promontorio situato tra la foce di due fiumi, vicino all’odierna Marina di Ascea, oggi scavi archeologici Elea – Velia. Qui fraternizzarono con il popolo pacifico degli Enotri e posero le fondamenta della loro nuova patria.
Nell’insenatura scavarono due porti destinati ad acquisire una grande importanza negli scambi commerciali di quel tempo. Elea, grazie alla sua posizione, all’intraprendenza mercantile ed alla vivacità culturale dei Focesi, diventò famosa sia come centro economico, d’importanza cruciale, sia per la sua bellezza e per la fioritura di uomini di alto livello intellettuale. La magnificenza culturale di Elea si
deve, in particolare, alla scuola filosofica, detta per l’appunto Eleatica, che segna in profondità il cammino del pensiero occidentale.
Il suo fondatore fu Parmenide, insieme forse a Senofane di Colofone; Zenone e Melisso di Samo ne proseguirono l’opera.
Oltre che per la scuola Eleatica, Velia fu celebre anche per la coniazione delle monete. Sull’Acropoli, intorno al XIII secolo, fu eretto il Castello, attorno al quale si sviluppò il centro abitato medievale, che sopravvisse fino alla metà del XVII secolo. Oggi è Parco archeologico (di Elea – Velia), dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ricadente nel più vasto territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Attrezzato di pannelli didattici, si comincia dalla città bassa, dove gran parte degli edifici risalgono all’età ellenistica e romana. Il vialetto d’ingresso costeggia la cinta
muraria, lunga 5 Km che costruita già nel VI sec. a.C., acquista la sua attuale fisionomia con la costruzione di circa 30 torri soltanto alla fine del IV sec. a.C. per contenere l’avanzata dei Lucani. L’accesso vero e proprio avviene attraverso Porta Marina sud che è protetta da una torre quadrangolare da cui è possibile distinguere due fasi costruttive: la prima, della prima metà del V sec. a.C., e la seconda, databile al III sec. a. C.. L’intera area doveva essere suddivisa in tre settori, due dei quali riconoscibili in veri e propri quartieri con porto militare, agorà, impianto termale, santuario ed Acropoli.
Gioiello della città antica è Porta Rosa, un arco in pietra, unico esempio di arco a tutto sesto dell’architettura greca, risalente alla metà del IV sec. a.C..
Costruita in un punto molto stretto di una gola naturale; non svolgeva funzione di porta, ma di sostruzione al passaggio dal quartiere meridionale al quartiere
settentrionale della città.
Terme ellenistiche
Scavate per la prima volta nel 1982, datate intorno alla metà del III sec a. C., sono state aperte al pubblico a fine gennaio 2022.
Secondo gli studiosi sono state utilizzate solo fino alla fine del secolo II sec. a.C.. Esempi di terme ellenistiche in Italia ce ne sono veramente pochi e Vi invitiamo tutti (studiosi, appassionati e non), a venirle presto a visitare.
Una passeggiata ricca di storia, di natura e di colori, di pensieri e filosofia che, nella parte più alta, offre una splendida panoramica sull’azzurro del mare e le verdeggianti colline, fonti d’ispirazione dei pensieri filosofici.

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